Uno dei temi di accordo tra il governo Di Maio - Salvini è la flat tax. Eppure Cottarelli, l’esperto economista chiamato da Sergio Mattarella a presiedere il governo, ha dichiarato "Guadagno 10mila euro al mese e risparmierei tanto di tasse. Ma non sarei contento". La domanda, dunque, è lecita: flat tax sì, o flat tax no? E cosa cambia per il cittadino?
Approfondiamo il tema con Clelia Buccico, docente di Diritto Tributario al Dipartimento di Economia.
Alla Vanvitelli l'unica celebrazione italiana per i 70 anni dalla Cassa per il Mezzogiorno. Un incontro, le cui conclusioni sono affidate al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, che prova a fare luce anche sui parallelismi tra la nascita della Cassa e l'attuale situazione critica ma al contempo ricca di potenzialità. L'evento si svolgerà il 15 dicembre prossimo alle ore 15 sulla Piattaforma Teams al codice c9o2rcu.
La Cassa, sorta dopo le distruzioni tragiche della Seconda Guerra Mondiale e l’opera di ricostruzione del Paese, ha avviato la sua attività in un contesto internazionale particolarmente favorevole, cogliendo i frutti di una forte sinergia con la Banca Mondiale e la Banca d’Italia. L’intervento straordinario, al contrario di quanto comunemente ritenuto, ha costituito nei primi venti anni della sua attuazione un efficace prototipo per le politiche di sviluppo e uno strumento di grande importanza per il decollo produttivo del Mezzogiorno e la crescita accelerata dell’intero Paese. Grazie all’impulso della Cassa, una tecnostruttura pubblica dotata di una speciale autonomia giuridica e di notevoli competenze interne, si è realizzato in quel primo periodo un modello originale di elaborazione e di intervento, che ha portato un contributo essenziale al dispiegamento del miracolo economico italiano.
La situazione attuale si presenta molto difficile ed è frutto di una storia in cui è stata l’Italia intera a immettersi in un percorso regressivo, interrotto solo a tratti.
A settant’anni dalla sua nascita, la storia della Cassa per il Mezzogiorno, dal successo dei primi venti anni di attività all’involuzione successiva, deve essere letta in chiave prospettica non di riproposizione sic et simpliciter di un’esperienza di enorme valore, ma non rispondente alle mutate esigenze e al contesto attuale dell’Italia. L’obiettivo dell’iniziativa promossa dall’Associazione Merita- in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli- è quindi, oltre alla riflessione su una delle epoche più significative della nostra storia unitaria, quello di indicare una strategia valida per il presente.
L’introduzione è di Gianfranco Nicoletti Rettore della Vanvitelli e prenderanno parte alla giornata, tra gli altri, Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, Paolo Gentiloni, commissario europeo all'Economia, Elisa Ferreira, commissaria europea per la Coesione e le Riforme, Giovanni Gorno Tempini, Presidente della Cassa Deposito e Prestiti, Anna Finocchiaro, Presidente di Italiadecide.
Sostenere la ripresa in atto in Campania ed in provincia di Caserta. E’ l’obiettivo dell’accordo tra UniCredit, Confindustria Caserta e Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, firmato presso la sede locale di Confindustria. Obiettivo dell’accordo “Patto per la crescita della Campania”, è quello di stimolare la nascita di nuovi progetti imprenditoriali giovanili, in particolare legati ad Industria 4.0, e di favorire lo scouting di aziende e di spin off universitari, con l’impegno delle parti a realizzare una serie di azioni congiunte finalizzate a favorire la riqualificazione di competenze 4.0, a supportare le aziende della Campania e della provincia di Caserta nella realizzazione di investimenti e a sostenerle nel loro percorso di crescita.
«Confindustria Caserta – ha spiegato il Presidente, Luigi Traettino - attraverso il coinvolgimento di una molteplicità di attori protagonisti, è costantemente impegnata nella ricerca di nuove opportunità per i giovani che vivono all’interno del territorio casertano; il Patto per la crescita della Campania, è un importante accordo che, richiamando a pieno la funzione associativa del Sistema Confindustria, ha, tra i suoi obiettivi principali, quello di arginare e contrastare il dilagante fenomeno della fuga di cervelli dalla nostra “Terra di Lavoro”».
"Una delle missioni fondamentali delle università oggi - dice il Rettore dell'Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, Giuseppe Paolisso - è quella di promuovere e rafforzare la sinergia tra ateneo e imprese, come tra ricerca e spin off. In questa ottica ritengo di grande valore il "Patto per la crescita della Campania" appena sottoscritto, che rappresenta un valore aggiunto per I nostri studenti e per il nostro territorio".
Il Protocollo di intesa segue gli accordi già stipulati precedentemente da UniCredit con Confindustria Campania e Confindustria Benevento e con le Università di Napoli “Federico II”, “Suor Orsola Benincasa”, “L’Orientale” e con L’Università degli Sturi del Sannio. Ultima tappa a Caserta, dunque, con l’obiettivo di avviare le attività operative previste dall’accordo firmato oggi anche con tutte le restanti associazioni territoriali di Confindustria e con gli altri Atenei del Mezzogiorno.
Le ulteriori azioni di UniCredit sul territorio della Campania e del Mezzogiorno nel 2018 si focalizzeranno su diversi temi.
Accesso al credito: la banca si impegna a supportare i piani di investimento e di crescita delle imprese del territorio, anche mettendo a disposizione strumenti che facilitino l’accesso al mercato dei capitali (Minibond, Ipo). Per le aziende del Sud e della Campania che invece vogliono accedere agli incentivi fiscali sull’ammortamento ed iper-ammortamento previsti dalla Legge di Bilancio 2018 per l‘acquisto di macchinari e attrezzature, con possibilità di deduzione pari al 250% del costo, anche per beni legati ai progetti “Industria 4.0”, UniCredit offre soluzioni specifiche di Leasing che potenziano gli effetti degli incentivi fiscali previsti. La banca ha inoltre recentemente reso operativo il “Bond per il Mezzogiorno”, per favorire l’accesso al credito, a condizioni economiche più vantaggiose e con tempi di erogazione più brevi, a micro e piccole o medie imprese del territorio. Per il settore agroalimentare, continua l’impegno congiunto di UniCredit ed ISMEA con “Agribond 2”, il finanziamento studiato per sostenere le micro, piccole e medie imprese agricole.
Supporto a giovani e Start Up: UniCredit mette a disposizione la piattaforma di accelerazione per startupper, UniCredit Start Lab, che ha permesso di intercettare oltre 3.500 realtà innovative dal 2014 e di accompagnarne alla crescita oltre 200 in settori chiave per lo sviluppo dei territori del Sud quali Agrifood, Fashion Tech e Industry 4.0. Nel corso dell’anno è previsto un evento di accelerazione alla crescita specifico per startupper e Pmi innovative del Sud.
Supporto all’internazionalizzazione e all’innovazione delle Pmi: UniCredit si impegna a supportare i principali settori produttivi della Campania e del Sud nel percorso di internazionalizzazione e di innovazione. Le azioni di UniCredit si focalizzeranno su progetti e azioni mirate (B2B, percorsi di facilitazione e tavoli per l’incontro tra domanda e offerta tra aziende del Sud e buyer stranieri) e su iniziative di ‘Open Innovation’ finalizzate a incentivare la contaminazione di competenze e di esperienze tra aziende locali e controparti di altri territori e Paesi.
Supporto dell’inclusione sociale: UniCredit promuoverà attivamente anche nelle regioni meridionali il “Social Impact Banking”, il programma lanciato recentemente dalla banca per sostenere uno sviluppo sociale più equo e sostenibile.